Presidente Calcisticamente che 2021 ci aspetta?
Un anno a due fasi. Vedo una prima fase, quella attuale, mirata al mantenimento. Quello che stiamo cercando di portare avanti. La seconda deve essere quella della ripartenza con l’obbiettivo di vedere la prima squadra ad agosto iniziare la preparazione e poi a settembre la ripresa degli allenamenti di tute le leve.
Alcuni dicono che l'Eccellenza potrebbe essere l'unico campionato "salvato", che ne pensi?
E’ opportuno tentare di giocarlo. L’eccellenza ha implicazioni sui campionati nazionali e la conclusione è necessaria. Poi per “regolarizzare” un format “un po’ strano”. I due gironi, prima a dieci, poi a undici con il giusto ripescaggio del Molassana, non fanno esaltare il più importante campionato ligure.
Per i ragazzi di settore giovanile e scuola calcio quindi anno da dimenticare?
Più che uno direi due anni da dimenticare. Dai piccoli amici agli allievi ogni anno deve essere di crescita. Queste mezze stagioni, faranno mancare ai ragazzi una parte del bagaglio di crescita che difficilmente potranno recuperare. In questi mesi abbiamo deciso di continuare gli allenamenti. Tutti individuali mirati al miglioramento della tecnica per i più piccoli e al divertimento per i più grandi. Ma l’allenamento è propedeutico alla partita e il non giocare non è d’aiuto. E’ un impegno gravoso che ci siamo presi per far si che i ragazzi non si dimentichino il campo, lo spogliatoio, la palla. Un lavoro più sociale che calcisticamente parlando “formativo”. In più per dare una mano anche alle famiglie abbiamo spostato il saldo delle quote da dicembre a marzo.
Tu che fai parte di quei campionati che rischiano di rimanere fermi, come ti senti?
Dalla Promozione alla Terza Categoria, secondo me sarà quasi impossibile ripartire. Più andiamo avanti e più i tempi si accorciano. Non reputo una buona idea giocare solo mezzo campionato per determinare una classifica, tante squadre non si stanno allenando e vedo difficile, quasi impossibile, giocare mille parti anche infrasettimanali con la regola delle sei ore come finestra temporale. Inoltre “sforare” nel mese di luglio non è semplice: i ragazzi vanno in ferie, iniziano attività serali che, se tutto dovesse essere quasi normale, sarebbe un ostacolo. Mi dispiace molto che alcuni campionati, come la seconda e la terza, non abbiano neanche giocato una partita. Noi almeno tre le abbiamo disputate e il piacere di scendere in campo, se pur per poco, l’abbiamo provato.
Se si dovesse ripartire a settembre che reazione avresti?
Francamente sono già mentalizzato per una ripartenza a settembre. Come detto prima vedo troppi ostacoli.
Se invece si riuscisse a giocare, ma solo per pochi mesi, come giudicheresti la scelta di giocare solo l'andata?
Non mi piacciono le cose forzate. Auspico una collegialità della decisione. Tranquillamente accetto che il momento storico che siamo vivendo non preveda il termine del campionato. Poi da quello che ricordo il regolamento prevede che a conclusione di tutte le partite del girone di andata e del girone di ritorno vengano determinate le classifiche. L’anno scorso avendo bloccato le retrocessioni abbiamo digerito il fatto che ci fossero solo le promozioni. Quest’anno non so se la sfortunata retrocessa accetterebbe il risultato con altrettanta sportività.
Articolo concesso da Settimana Sport