Il nostro calcio è fermo e nonostante si continui a parlare di una possibile ripresa la sensazione, sempre più supportata dai fatti, è che bisogna inevitabilmente iniziare a guardare al futuro.
Undici mesi di montagne russe, sali e scendi che ci hanno stancato, snervato ma certamente non abbattuti.
Il calcio dilettantistico (scuole calcio, settori giovanili, varie categorie) rappresenta il principale movimento sportivo italiano con una milionata di atleti attivi, ma coinvolge anche migliaia di famiglie che trovano nel nostro sport un punto di riferimento per la crescita fisica e educativa dei loro ragazzi.
Questo fatto non è secondario e deve essere tenuto in grande considerazione dalle Società che portano avanti il movimento, organizzando il Calcio Giovanile e le Scuole Calcio per dare uno spazio sicuro e qualificato ai propri tesserati assumendo una importante valenza sociale.
Personalmente è da questo anno che sono entrato in Società pur avendo conoscenza pluriennale con alcuni dirigenti del Ca De Rissi SG, in primis con il Presidente che qualche anno fà è stato anche un mio giocatore e devo dire che le persone che ho trovato, i dirigenti responsabili, gli allenatori, gli istruttori, ma tutte le persone che compongono la Società, anche quelle con meno visibilità, hanno ben chiara la responsabilità che si assumono nel svolgere questa attività.
Ed è proprio per questo motivo che pur in una situazione difficile e complicata il CaDe sta cercando di offrire ai propri ragazzi l'opportunità di continuare a svolgere l'attività di apprendimento sportivo, in totale sicurezza, fornendo il miglior servizio possibile in tempo di covid 19.
Dicevo all'inizio di guardare al futuro che spero sia il più vicino possibile e lo voglio immaginare con semplicità: tante persone su una gradinata di un campo di calcio, i ragazzi in campo e tutti ad abbracciarsi per esultare alla realizzazione di un gol.